Imbottigliare liquidi ad alta gradazione alcolica
Vi siete mai chiesti come si dovrebbero imbottigliare i liquidi? Se esiste un metodo specifico per ognuno o se ce ne è uno che si adatta a tutti?
L’imbottigliamento dei liquidi è un processo molto delicato e non univoco per tutti. Le loro caratteristiche possono infatti incidere sull’esito del risultato, motivo per cui è necessario tenere conto di alcuni fattori, come la loro densità o vischiosità, la presenza di gas e la gradazione alcolica. Proprio questo ultimo punto è un elemento fondamentale e non trascurabile.
Cosa sapere quando si imbottigliano liquidi ad alta gradazione?
Se è vero che ci sono molti aspetti tecnici di cui tenere conto quando si effettua l’imbottigliamento, è pur vero che, nel caso dei liquidi con elevata gradazione alcolica, è bene essere consapevoli anche degli aspetti legati alla sicurezza. In che senso vi starete chiedendo? È ovvio che tutti gli imbottigliamenti debbano essere fatti in sicurezza, nel rispetto delle normative volte a tutelare la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tuttavia occorre tenere conto, in questo caso, di un aspetto peculiare: la presenza di alcol in elevata gradazione potrebbe generare una dispersione in aria di vapori alcolici, con conseguenze immaginabili.
Non solo sicurezza, anche sistemi di tenuta.
Il tema della sicurezza, in termini di maggiore esposizione ai problemi legati alla alta infiammabilità, dovuta alla dispersione dei vapori alcolici rilasciati in aria, non è l’unico aspetto di cui tenere conto. Particolare attenzione deve essere posta anche nella scelta delle guarnizioni. La presenza di zuccheri, in quantità più o meno elevate, potrebbe incidere su un sistema di guarnizioni non selezionato ad hoc per resistere a tale presenza.
Cosa propone Quinti?
Abbiamo pensato ad un sistema di riempimento in vuoto, presente in tutte le macchine dedicate agli spirits. Questo, integrato a quello che noi chiamiamo polmone doppio, permette di ottenere recupero pari a zero oltre che ridurre quanto più possibile la dispersione di vapori alcolici in aria. Il sistema a circuito chiuso di Quinti si basa su un rubinetto a flusso centrale, per permettere di imbottigliare sia liquidi che creme. Inoltre si è pensato anche ad un buon sistema antigoccia, grazie all’intercapedine fra le canne all’interno degli ugelli elettropneumatici sempre in costante aspirazione. Per approfondire potete consultare la pagina dedicata agli spirits.
Riassumendo
In questo articolo abbiamo cercato di spiegare che non tutti gli imbottigliamenti sono uguali e che in alcuni casi, oltre agli aspetti tecnici, occorre identificare e gestire anche eventuali rischi in termini di sicurezza, che potrebbero sorgere laddove non gestiti.
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